Cancro: la nascita dell'innocente

Cancro: la nascita dell'innocente

Cancro. Nasce prima l’uovo o la gallina?

All’origine del tutto cosa c’è? Ok il big bang come energia iniziale, ma quando appare la vita cosa nasce prima? L’uovo come seme del figlio che verrà o la madre che l’ha generato? Difficile rispondere a qualcosa che è ciclico e uno dipende dall’altro. È quello che rappresenta il segno del Cancro con il suo Glifo che ci mostra due vortici che ruotano uno sull’altro in un moto infinito. Quello che vuol dire quel glifo è che la vita c’è prima della nascita e ci sarà dopo la morte in un moto continuo e infinito. Simile al logo dello Yin e Yang, due forme unite in un cerchio, opposte per colore e una contiene una parte dell’altra. Sono questi i significati di questo archetipo: l’innocente come un bambino ancora ingenuo che deve apprendere, ma che in realtà porta in sé la storia dei suoi avi che l’hanno preceduto. La sua saggezza è nell’anima ma servirà tempo perché possa essere espressa. Quando arriverà il momento della sua massima espressione sarà anziano e dovrà passare il timone ad un un nuovo innocente che seguirà il ciclo di vita, morte e reincarnazione. 
C’è una fase della crescita in cui l’uomo comprende che non è solo e che appartiene a qualcuno, è nato da una madre, generato dall’unione di due persone che si amano e che attraverso l’amore hanno creato nuova vita. È il momento in cui si comprende l’importanza di questo sentimento che non è ancora rivolto verso un partner ma verso qualcuno a cui si sente di appartenere: la famiglia. A livello archetipale è il sentimento di protezione che tutti noi ricerchiamo; se questo sentimento è stato sano nella nostra famiglia, cresceremo capaci di dare a nostra volta l’amore che abbiamo ricevuto; se al contrario questa sensazione di protezione ci fosse venuta a mancare resteremo “innocenti”: fragili e alla continua ricerca di quella sensazione di amore, facilmente vittime dell’ambiente esterno, disperatamente alla ricerca di ricreare quella mancanza. Come affermava Jung, cercheremo negli archetipi collettivi l’archetipo mancante: la madre che non c’è potrà essere lo Stato, come istituzione, che pensiamo possa proteggerci, oppure il desiderio esagerato di diventare madre o padre per avere da un figlio l’amore che non abbiamo ricevuto. L’innocente è in noi la parte che cerca protezione e amore, che vuole capire anche cosa significhi “amore”. 
Il Cancro è latte materno: più che nutrimento organico dà nutrimento affettivo. È la fase del bambino che viene accolto dall’amore delle braccia materne e succhia dal morbido seno un qualcosa di dolce e caldo. Questo tipo di sensazione, se è venuta a mancare, porterà la persona a ricercare un cibo dolce in maniera esagerata e a volte nociva, proprio perché va oltre il reale bisogno organico-fisico. 

L’innocente è la parte fanciullo timoroso che teme di uscire dall’uovo, ma quando quella parte è sana significa capacità di donare amore, di dare senza pretendere un ritorno perché sa in cuor suo che il ritorno è aver diffuso amore. 
In questo archetipo ci sono le aspirazioni e i semi di quello che si vuole essere "da grandi”; ci sono le nostre radici e la nostra anima.

Il Cancro ha un glifo con due numeri speculari: 6 e 9. Il fatto che siano speculari ci riporta ad una dimensione oltre la vita conosciuta e fisica, alla dimensione della nostra anima dopo la morte e prima della nostra nascita. Il Karma è contenuto in quel glifo. Il ritorno a casa dell’anima. È un dirci che tutto è ciclico: nascita e morte a cui segue nuova nascita e via così in un eterno ciclo di reincarnazione. 

Questo archetipo è presente in noi quando comprendiamo il divenire delle cose, quando capiamo cosa sia per noi “casa”, dove ci sentiamo accolti e protetti, dove possiamo riposare e dormire senza paura di venire aggrediti. 

L’Innocente da ingenuo diventa saggio.
È la luna con le sue 4 fasi: 
Nuova - nascita; 
Crescente - il bambino che vede il mondo con gli occhi della meraviglia; 
Piena - la maternità; 
Decrescente - la maturità e la consapevolezza del tempo che passa e che porterà alla fase scura della morte da cui riprenderà un nuovo ciclo. 

L’Innocente può essere fragile e ingenuo ma anche fertile e saggio. Dipende dalle sue radici, dal suo uovo contenitore, dall’amore e dal calore affettivo che ha ricevuto. 

Gli archetipi base:
La Venere: il potere dell’amore in esaltazione. Un desiderio fortissimo di emozioni, empatia, fusione con l’altro in un unico uovo contenitore. Desiderio di fusione, che se non espresso è sofferenza che non trova pace. Continua ricerca di conferme d’amore in tutto quello che si incontra, dal bambino al cucciolo di animale, fino ad abbracciare forme di sensualità ed edonismo esagerato.
La Luna: il pianeta simbolo più importante per questo archetipo. Le emozioni che devono entrare nel profondo della propria anima. La porta verso la parte interiore di tutti noi. La Luna è un pianeta visibile nella notte che significa buio e quindi paura, mistero. La Luna illumina il buio ma non svela tutto come l’astro del Sole, ci parla sottovoce, attraverso l’intuito, i simboli, i messaggi che dal profondo salgono alla superficie e che solo le emozioni possono tradurre.