La Morte
2 Novembre, il giorno della commemorazione dei defunti, i nostri cari che ci hanno lasciato a concludere i nostri cicli.
Astrologicamente parlando il settore legato alla Morte è l’ottava casa, dove troviamo i cimiteri e le cose che dobbiamo elaborare come abbandoni e lasciti. Questa casa è sì la casa della Morte, ma riguarda la parte affettiva di tale condizione, in quanto casa legata allo Scorpione segno d’acqua. L’ottava contiene Plutone, archetipo del profondo e del potere occulto, che desidera controllare la realtà attraverso la manipolazione o la magia. Qui troviamo l’aspetto della morte che temiamo e che cerchiamo di esorcizzare attraverso la costruzione di un luogo e di una tomba che sembra conservare la presenza del nostro caro che ci ha lasciati. Attraverso di essa ci sembra di poter controllare il passaggio, di non aver tagliato completamente il legame. Portandogli un fiore e guardando l’immagine fotografica di un passato che fù, torniamo all’emozione che quella persona ha suscitato in noi in vita. In fondo più che essere la casa del vero distacco è quella dell’elaborazione del lutto. Con quella scatola murata ci diamo l’illusione che ci sia ancora, come le scatole nelle cantine, che lasciamo chiuse per paura del loro contenuto emotivo, ma che non buttiamo mai, ci basta sapere che sono lì, inutilizzate, pronte per essere viste e accolte, sepolte nell’archivio delle cose rimosse.
Il numero 8 come lo 0 sono collegati al simbolo dell’Oroboro, nome palindromo, quindi anch’esso ciclico. Non c’è inizio e non c’è fine ma solo un continuo e perpetuo giro di vita e morte.
La morte non la incontriamo solo nell’ottava casa, il suo significato è presente anche in altre case. Tipo quelle che contengono la Luna, ossia la IV e la XII. La IV ci collega al Karma, ai nostri avi e alla nostra storia antecedente alla nostra nascita. Da chi proveniamo e da dove siamo venuti. Le reincarnazioni sono scritte proprio in quella casa che essendo collegata alla Luna ci porta ai nodi lunari. La IV è la porta dell’anima. La Luna è notte e sonno, il sonno è una specie di morte che si ripete ogni notte e che ci porta attraverso la parte onirica al passato della nostra anima.
La XII invece chiude il nostro ciclo di vita in questa incarnazione, è la casa che ci eleva verso il passaggio successivo con l'al di là. Qui c'è l'esaltazione dell'astro della notte: la Luna, con la sua luce che si spegne come una candela che ha finito la cera che gli dava forma e energia.
Ma ancora altre case possono essere collegate alla morte. La IX come casa dei viaggi e il trapasso nell’altra dimensione, può essere compreso anche come viaggio.
La casa di Saturno, ossia la X, quella più in alto e che rappresenta la scalata della vita, il raggiungimento delle mete portate a compimento. Saturno prima che venisse scoperto il pianeta Plutone era collegato alla signora vestita di nero con la falce. Ecco che anche la X è conclusione e fine. Perché si è giunti alla fine del viaggio, vi è la consapevolezza superiore del passaggio e della separazione dai cari e dalla vita. In questa casa c’è l’isolamento, l’eremita che arriva alla conoscenza massima ma è ormai solo e vecchio.
Ho voluto lasciare per ultimo il collegamento del concetto di morte legato ad una casa che non sembra apparentemente averlo: l’11 casa. È il settore che segue la realizzazione massima, da lì si torna a scendere. È cosignificante del segno dell’Aquario, al mese più freddo dell’anno, quello in cui la natura è immobile e gelida ed è morta veramente. Con il passaggio successivo tornerà a maturare sotto la neve e poi a rifiorire con il segno dell’Ariete a primavera. L’11 casa in un certo senso è la vera morte, perché è distacco e fine di qualcosa che ha perso la sua funzione. Se nell’ottava c’è ancora il corpo e l’elaborazione del ricordo, qui c’è il taglio e il distacco reale e conclusivo. Non c’è più nemmeno l’emozione ci sono solo le cose inanimate che, se servono si tengono, altrimenti si devono buttare. Nel lato opposto c’è la casa del Sole, la V è la casa della vitalità e se l’undicesima è il suo opposto … allora lì c’è la signora nera.
Ecco che l’11 casa è la vera morte, necessaria e finale dove non c’è più ne ricordo e nemmeno anima, ma solo energia e connessione.
La morte è un concetto che è nel nostro tempo un tema tabù, non se ne può parlare senza essere criticati. In realtà servirebbe parlarne perché è parte di tutti noi e non nominarla non la caccia via, lei si presenterà puntuale e tutti dovremo imparare ad accoglierla nostro malgrado.